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Archeozoologia dell’Uluzziano di Fumane. Pubblicato un articolo

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È stato pubblicato un articolo sulla sussistenza uluzziana a Fumane. L’articolo è contentuto nel volume edito da due colleghi americani, Jamie L. Clark e John D. Speth dal titolo Zooarchaeology and Modern Human Origins: Human Hunting Behavior during the Later Pleistocene. Vertebrate Paleobiology and Paleoanthropology, Springer Science Ed., pp. 129-150.

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Nel lavoro si presentano varie tracce riferibili a macellazione, ossa combuste, fratturazioni che provano come i resti faunistici provenienti dagli strati Uluzziani (A4 e A3) della Grotta di Fumane sono un prodotto dell’attività umana. Modificazioni antropiche sono anche presenti su ossa di uccelli come il gracchio alpino e grandi rapaci come l’aquila. La caccia era incentrata sul cervo e lo stambecco, ma anche sul megacero, il capriolo, il bisonte e il camoscio. Anche il lupo, la volpe e l’orso bruno mostrano evidenze di sfruttamento. La predazione riguardava tutte le classi di età del cervo e lo stambecco adulto. L’insieme faunistico registra un raffreddamento climatico rispetto al precedente Musteriano e modificazioni nella caccia comparabili con quelle dell’occupazione Aurignaziana.

L’articolo è parzialmente consultabile e acquistabile su:
http://link.springer.com/chapter/10.1007%2F978-94-007-6766-9_8