La produzione artistica aurignaziana è caratterizzata da oggetti d’osso, ciottoli e placchette decorati da motivi incisi, costituiti da bande di tacche e da gruppi di punti; inoltre, è contrassegnata dalle più antiche opere d’arte figurativa, localizzate in regioni molto circoscritte: un primo centro di produzione è documentato nel Giura svevo, un secondo in Dordogna, un terzo è costituito dalla grotta Chauvet, nell’Ardèche e il quarto è rappresentato dalla Grotta di Fumane.
Qui la pittura fu applicata alla volta e alle pareti: parti di queste si sono staccate durante l’occupazione aurignaziana e sono cadute sulla superficie di calpestio del tempo. Alcuni di questi frammenti di roccia contengono delle immagini ben definite e complete (ad es. una figura rappresenta un antropomorfo, interpretato come “sciamano”, che porta sul capo una maschera e impugna nella mano destra qualcosa che pende verso il basso), altri conservano solo parti di raffigurazioni più ampie, che continuavano oltre la frattura determinata dal distacco.
Autori:
Broglio A. – De Stefani M. – Gurioli F.
Pubblicazione:
Atti dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti
Pagine:
Vol.CLXII, 697-723