Vengono presentati i risultati dello studio tecnologico dell’industria litica musteriana proveniente dagli strati A8 e A9. I caratteri morfo-tecnici metrici dei nuclei e dei prodotti della scheggiatura attestano che nella produzione era applicato esclusivamente il metodo discoide e che questo era strutturato in due catene operative di diverso rango, entrambe indipendenti dal tipo di selce utilizzata.
La prima catena comporta lo sfruttamento di blocchi e noduli grezzi mentre la seconda si basa sullo sfruttamento di schegge e di schegge corticali. Sono state riconosciute modificazioni nell’assetto morfologico dei nuclei conseguenti a diverse opzioni tecniche.
Gli obiettivi della produzione sono condivisi: schegge corte e spesse, punte, punte pseudo-Levallois, schegge con dorso opposto a margine tagliente. Lo studio ha messo in evidenza variabilità nella gestione dei nuclei discoidi, quantitativa e qualitativa; modificazioni morfologiche con tendenza al poliedro; raggiungimento del regime centripeto solo in fase avanzata dello sfruttamento.
Autori:
Peresani M.
Pubblicazione:
Bollettino Museo Civico di Storia Naturale di Verona
Pagine:
Vol.23, 85-117